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Posacenere

Millenario della Basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello

Costruita, su edifici precedenti, all’inizio dell’XI sec. d.C.

Nel 2025 compie Mille anni la Basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello, in provincia di Pavia, (1025-2025). Sorta sulle spoglie di un antico tempio paleocristiano, è una delle più notevoli testimonianze architettoniche del cosiddetto romanico lombardo, segnato profondamente dall’influenza oltralpina dell’architettura ottoniana. In Italia è la chiesa con le volte a crociera più antiche (quelle solo sulle navate laterali, segno di un periodo di transizione).

Lomello
Complesso monumentale Lomello

I lavori di edificazione dell’attuale basilica probabilmente risalgono dal 1025 fino al 1040, inglobando le fondamenta di una precedente costruzione, risalente al periodo longobardo. Insigne per storia e arte, con la chiesa, il battistero e il campanile, il Complesso monumentale di Lomello – inizialmente appellato Sancta Maria genitrix Dei o “Dei genitricis” – è, dunque, un fulgido esempio di architettura protoromanica, con i suoi grandi archi diaframma e con un importantissimo ciclo decorativo a stucco di epoca ottoniana.

Un interessante programma di incontri ed eventi culturali, promossi in collaborazione con la Diocesi di Vigevano, la Parrocchia di Lomello e il corso di Restauro Architettonico dell’Università di Pavia, daranno impulso alla valorizzazione del patrimonio religioso del territorio. Il 17 gennaio 2025 alle ore 10:00 presso la Basilica intitolata alla Vergine Maria sarà inaugurata la seconda mostra dei progetti realizzati dagli allievi del corso di Restauro Architettonico che, in quattro mesi, hanno elaborato importanti ricerche e ipotesi conservative e di rivalutazione che saranno condivise con la comunità. «Questa esperienza, avviata nel 2023, – chiarisce l’arch. Olimpia Niglio, titolare del corso di Restauro Architettonico e coordinatrice delle attività in collaborazione con la Diocesi di Vigevano – ha consentito anche nel corso di questo anno accademico di innescare un progetto partecipato in cui diverse realtà territoriali stanno contribuendo attivamente alla promozione del patrimonio culturale religioso lomellino. Un aspetto interessante di questa esperienza è il confronto transculturale generato proprio dalle diversificate provenienze degli studenti (Albania, Ecuador, Egitto, Polonia) nonché dai loro differenti paradigmi culturali che hanno trovato applicazione nell’ambito delle proposte conservative e di valorizzazione della Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello. A tutto questo si unisce poi il dialogo transdisciplinare, grazie alla collaborazione con diversi colleghi dell’ateneo pavese, nonché internazionale per la presenza del prof. Gireesh Kumar della Banaras Hindu University, India e visiting professor presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura fino a ottobre 2025».

Un tema, questo del dialogo transculturale e transdisciplinare, che d’ora in avanti caratterizzerà sempre più le attività accademiche e di ricerca nel settore del restauro e sottolineato anche da papa Francesco, in Ad theologiam promovendam. È l’approccio della transdisciplinarità che favorisce sicuramente una migliore comprensione dell’oggetto di studio, considerandolo da più punti di vista; infatti la transdisciplinarità va pensata «come collocazione e fermentazione di tutti i saperi entro lo spazio di Luce e di Vita offerto dalla Sapienza che promana dalla Rivelazione di Dio».

All’inaugurazione saranno presenti S.E.R. mons. Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano; don Roberto Signorelli, parroco di Lomello; Silvia Ruggia, sindaco di Lomello; Valeria Cechetto, presidente Oltre Confine scs Onlus e rappresentante del Comitato Parrocchia Lomello per il Millenario della Basilica; il prof. Luigi Carlo Schiavi, titolare del corso di Storia dell’Arte Medievale, e la professoressa Olimpia Niglio. La mostra resterà aperta dal 19 gennaio al 22 giugno 2025.

Mary Attento